Quante volte sei rimasto ipnotizzato davanti alla televisione durante un recital del tuo comico preferito? E quante volte ti sei chiesto “ma come farà a rendere comiche anche le situazioni quotidiane”?
Far ridere è un mestiere difficile, a detta degli attori è molto più difficile far ridere che far piangere. Monica Vitti, dopo alcune prove da attrice drammatica, dopo essere stata scelta per un ruolo comico da Monicelli ha detto: “Scoprire di far ridere è come scoprire di essere la figlia del re”.
Se stai pensando che per diventare un attore comico devi necessariamente avere un viso buffo sei sulla cattiva strada. Sicuramente avere un volto comico e una fisicità particolare può aiutare ma anche se non hai delle caratteristiche fisiche fuori dal comune puoi imparare ad essere un comico efficace: basta affidarti al maestro giusto. Ma prima di chiederti come puoi fare per diventare un attore comico è necessario capire di cosa stiamo parlando quando parliamo di cosa ci spinge a ridere.
Cosa vuol dire comico
Sigmund Freud nel suo famosissimo libro “Il Motto di Spirito e le sue relazioni con l’inconscio” per analizzare le reazioni della psiche umana studia i fenomeni comici ed umoristici. Secondo Freud la comicità è una delle attività psichiche più elevate. La comicità è un mezzo per ottenere piacere nonostante le difficoltà della vita e quindi la risata è un antidoto contro la sofferenza e un meccanismo di rivolta e di protezione, di attacco e di difesa.
Per il padre della psicanalisi dunque, l’umorismo non è altro che un artificio con il quale la nostra psiche sfida le nostre paure più profonde e prova ad allontanarle nella maniera più leggera possibile. Proprio per questo motivo così profondo la recitazione comica è tutt’altro che semplice: se la comicità è il nostro talismano per scacciare i pensieri negativi l’attore comico deve impugnare questo talismano e riuscire nella difficile impresa di allontanare i cattivi pensieri dalle teste del suo pubblico. Ma in che modo?
L’importanza della battuta
Sicuramente il primo modo che abbiamo di farci benvolere e di far ridere qualcuno – sia su un palcoscenico di stand up comedy sia quando siamo a cena con amici – è quello di fare una battuta.
La battuta è un motto di spirito estemporaneo, può essere legata ad una situazione nota legata alla vita di uno dei commensali o di un personaggio famoso. La battuta farà ridere se si utilizzerà una forma semplice e un linguaggio condiviso da tutti i presenti.
Come diventare un attore comico
Se però non ti basta essere il comico del tuo gruppo di amici ma vuoi diventare un professionista della risata devi innanzi tutto studiare bene la materia. La comicità ha stili molto diversi tra loro. Esistono molti tipi di comicità che possono essere riferiti ad un periodo storico o di ad un attore che interpreta in maniera particolare il sentire comune.
C’è il black humor di Woody Allen o di Paolo Villaggio, la comicità a sfondo sociale di Claudio Bisio o di Luciana Littizetto, la comicità dei tormentoni – ricordi “Amici ARARARA” del duo comico i Fichi d’India? – o quella un po’ pecoreccia delle barzellette di Pierino raccontate al bar… Come per ogni percorso devi poter scegliere qual è quello che si adatta di più alla tua vita e al tuo stile e per farlo una buona idea può essere quella di trovare degli argomenti che ti siano familiari.
Come raccontare storie divertenti
Di solito infatti per raccontare storie divertenti anche i comici più famosi partono sempre dal proprio vissuto quotidiano: se ci pensi ogni cosa che ci accade durante il giorno può essere fonte di ilarità. Una compagna fissata per lo shopping che ti costringe a girare durante i saldi, un marito che non mette mai in ordine la casa e ti fa inciampare sulle sue scarpe da tennis, una suocera invadente che ti fa i dispetti: qualunque esperienza quotidiana si può prestare a diventare materiale per il tuo repertorio comico. La difficoltà sta nell’imparare a raccontare nel giusto modo le proprie avventure utilizzando parole semplici e comprensibili a tutti.
Cosa sono i tempi comici
Se vuoi diventare un attore comico avrai sicuramente sentito parlare dei “tempi comici”. I tempi comici sono le pause tra una battuta e l’altra, o tra una reazione o movimento seguito da battuta. È proprio il giusto equilibrio di questi tempi che rende la scena veramente divertente.
Alcuni attori ce li hanno naturali e devono solo perfezionarli con la pratica, altri possono arrivarci con lo studio e la guida di un buon regista. Come per ogni cosa provando e studiando si impara!
Per capire i tempi e i modi della comicità e rendere divertenti le storie da raccontare devi affidarti a degli ottimi maestri esperti che sapranno guidarti sulla giusta strada da percorrere.
Sulla comicità Chopin ha detto: “Chi non sa ridere non è una persona seria. Buffone è chi non ride mai”.
Quindi prenditi sul serio: impara a far ridere!