Storia del Teatro nelle città d’Italia

Il Melograno | 24 Maggio 2021
Teatro-1

La tradizione teatrale italiana vanta una delle storie più belle e ricche di avvenimenti nel mondo. Le origini del teatro in Italia affondano le radici addirittura nell’antica Roma.

Il nostro è un Paese di dialetti, regioni, province e tradizioni locali, (in passato anche di principati, signorie e piccoli Stati) e si può dire che ogni città abbia la sua storia del teatro. Così, se da una parte ci troviamo a parlare della nascita del teatro in Italia, o dell’evoluzione del teatro in Italia, sarà comunque bene esaminare ogni singola città per la sua particolare storia, che ha permesso di vantare una tradizione teatrale tra le più belle, ammirate e rinomate al mondo.

Qui al Melograno siamo convinti che non basta seguire un corso di recitazione per fare teatro. Bisogna saperlo conoscere e comprenderne la storia, i contesti storici e i vari luoghi dove si è sviluppato e dove ha preso forma, oltre ad aver acquisito alcune piccole e divertenti tradizioni: dall’assoluto rifiuto del colore viola sul palco, al famoso “merda!” augurio che si fa prima che uno spettacolo vada in scena. Abbiamo quindi deciso di affrontare i momenti più importanti della storia del teatro nelle città italiane. Per scoprire insieme da dove veniamo, per capire dove andiamo.

Cenni di storia del teatro in Italia

Si può dire che tutto sia partito dall’arrivo del teatro greco in Italia. Questo significa che il teatro in Italia è nato in Magna Grecia, grazie ai coloni greci siciliani, campani e pugliesi. Famosissimi i teatri di Siracusa, Segesta e Taormina, che contano migliaia di turisti da tutto il mondo ogni anno.

Il teatro greco influenzò moltissimo il teatro romano, anche detto teatro latino, che comunque risulta anche godere delle influenze del teatro italico, che proviene invece da popolazioni “autoctone” come ad esempio gli Etruschi, che avevano sviluppato una loro drammaturgia prima ancora dell’arrivo dei greci.

La funzione primaria del teatro non era quella d’intrattenere e basta, ma anche e soprattutto d’istruire il popolo, rincuorare le masse nei momenti di guerra e farle prosperare in quelli di pace. In qualche modo era anche un mezzo di propaganda e informazione, attraverso cui gli spettatori partecipavano alla vita pubblica e accrescevano i propri animi.
Il teatro continuò sulla stessa linea fino al medioevo quando, con l’affermazione del Cristianesimo la suddivisione dell’Italia e l’avvento di nuovi equilibri sociali, cominciò a tramutarsi in quello che poi oggi chiamiamo teatro moderno.

Storia del teatro a Venezia

A Venezia si deve la nascita della Commedia dell’Arte nel XVI secolo. I personaggi di questo tipo di teatro si diffusero in tutta Europa: ognuno caratterizzato da tratti, caratteristiche e costumi ben precisi, gli attori seguivano il Canovaccio, ossia una linea narrativa dalle battute poco definite che può dirsi il predecessore dell’improvvisazione teatrale. È qui che i primi attori hanno iniziato a recitare a braccio.Proprio con la nascita della Commedia dell’Arte, a Venezia nacquero anche i primi teatri a pagamento, che furono creati dai tanti attori e compagnie di strada, saltimbanchi e artisti che cominciarono a fare di quest’arte un vero e proprio mestiere, più o meno vagabondo.

Storia del teatro a Milano

Milano vanta di certo uno dei teatri non solo più famosi in Italia, ma più famosi al mondo, sinonimo d’eccellenza, prestigio ed eleganza. Parliamo del Teatro alla Scala, più comunemente chiamato La Scala, che si può definire il vero e proprio tempio della lirica. Il teatro è stato augurato il 3 agosto del 1778.

Prima di lui, le strutture dedicate all’Opera erano i teatri di corte che si sono susseguiti nel Palazzo Reale. In questo teatro hanno esordito nomi fondamentali del teatro, come l’allora giovanissimo Giuseppe Verdi. Si può quindi dire che La Scala ha segnato la nascita e l’affermazione della grande opera in Italia.

Altro nome portante del teatro milanese è il Piccolo Teatro di Milanoprimo teatro stabile italiano, fondato nel 1947. Per chi si chiedesse cos’è il teatro stabile, è una forma di organizzazione teatrale di servizio pubblico, che si presenta come ente autonomo e che dimostra un fortissimo legame con il territorio che lo ospita. Un teatro per tutti, che riporta il teatro al popolo come si usava fare agli esordi di quest’arte.

Storia del teatro a Genova

Tutti gli appassionati di teatro – e non – avranno probabilmente sentito parlare almeno una volta nella vita delTeatro Stabile di Genova. Si tratta infatti non solo di uno dei più importanti teatri di Genova, ma è anche uno dei più importanti teatri pubblici italiani. Fondato nel 1951, la sua denominazione ufficiale è Associazione Ente Autonomo Teatro Stabile di Genova e per oltre quarant’anni è stato diretto da Ivo Chiesa. Molto famosa è anche la sua scuola di recitazione, che ha formato alcuni tra i più grandi attori italiani, tra cui Enrico Maria Salerno, Lina Volonghi e Mariangela Melato, a cui la scuola è stata recentemente dedicata. Polo del teatro moderno in Italia, rappresenta un punto di riferimento artistico e culturale per tutto lo stivale.

Storia del teatro a Napoli

Napoli vanta sicuramente una delle tradizioni teatrali più antiche e forti d’Italia (teatro latino a parte). Il suo contributo al teatro italiano è stato fondamentale. Le origini del teatro napoletano risalgono al Quattrocento e al Cinquecento, presso la corte aragonese, dove le prime opere vennero realizzate per motivi di celebrazione. Erano però caratterizzate da un linguaggio particolarmente ricercato, che venne riconsegnato al popolo grazie a Caracciolo, avvicinando così le masse. Aspetto chiave del teatro napoletano è Pulcinella, maschera che ha caratterizzato i palchi e le opere napoletane fino ai primi del Novecento, presentandosi ancora oggi come emblema della città. Ad eliminare la maschera fu Scarpetta, predecessore dei fratelli De Filippo, a cui si deve invece la tradizione teatrale napoletana moderna.

Storia del teatro a Roma

Come abbiamo accennato, la storia del teatro romano parte millenni fa, quando gli antichi romani, ispirandosi al teatro greco e al teatro etrusco, cominciarono a mettere in scena le prime commedie e i primi drammi, dando vita al teatro latino, da cui poi si è sviluppata tutta la tradizione teatrale italiana fino ad arrivare ai giorni nostri.

Storia del teatro Massimo a Palermo

Anche qui, un grande nome del teatro d’opera oltre che della storia del teatro palermitano. Tutto ebbe inizio il 10 settembre 1864, quando il Sindaco di Palermo bandì un concorso per “provvedere alla mancanza di un teatro che stesse in rapporto alla cresciuta civiltà ed a’ bisogni della popolazione”. Vinse Giovan Battista Filippo Basile. Fastforward fino al 16 maggio 1897, quando il teatro Massimo venne finalmente inaugurato con il Falstaff di Giuseppe Verdi. All’epoca, era il teatro più grande d’Europa e ancora oggi vanta una nomea assolutamente d’eccellenza tra i teatri d’opera in Italia, come in tutto il continente.

Articoli correlati

Visualizza tutti ⟶
Contact us with WhatsApp